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Cos’è un go-kart (e quando è nato il rental karting)?

Viaggio nella storia del karting (e di OTK Kart Group): chi ha inventato il go-kart? Perché sia chiama go-kart? Grazie a questo articolo, avrete una risposta a queste e ad altre domande sulla genesi dello sport più adrenalinico al mondo!

L’idea è semplice: un telaio composto da tubi in acciaio, un motore, un sedile, un volante, quattro ruote e, soprattutto, l’assenza di differenziale.  Un go-kart, grossomodo, è l'insieme di questi elementi! Eppure, non si può ridurre un kart al mero elenco dei suoi componenti. Il karting è molto, ma molto, di più. È l’essenza stessa del motorsport (tanto da essere diventato un passaggio obbligatorio per tutti quei piloti che un giorno sognano di correre in categorie come Formula 1, IndyCar, WEC…), è la ricerca della pura velocità, basandosi sul veicolo da competizione concettualmente più semplice, ma che al tempo stesso  dispone di componenti e di dispositivi tecnici molto raffinati. OTK Kart Group - leader mondiale nella costruzione di racing kart e costruttore dei rental kart Viper Kart - ha ben presente cosa sia il karting. Per questo tutti i kart (racing e rental) prodotti nei propri stabilimenti, non sono mai un mero assemblaggio di componenti, ma rappresentano il frutto dell'esperienza, maturata negli ultimi 40 anni in questo settore, sin dalle sue origini. Qual è la storia del karting? Ve la raccontiamo.

Chi è l'ideatore del go-kart?

A inventare il go-kart è stato Art Ingels, negli Stati Uniti d’America, nel 1956. Come è stato costruito il primo go-kart? Già dipendente della Kurtis-Kraft (azienda costruttrice di auto da corsa), il cruccio di Ingels è sempre stato quello di trovare il modo di costruire un mezzo da competizione che fosse economicamente alla portata di tutti e, soprattutto, fosse divertente da guidare. Così arriva il giorno in cui la fortuna bussa alla sua porta: l’azienda McCulloch sta buttando via più di 10.000 motori di tagliaerba West Bend, ormai obsoleti a causa di un problema tecnico. Ingels ne approfitta subito: ne ottiene uno e lo utilizza per realizzare "intorno" a questo propulsore  il primo go-kart della storia, che poi guida per la prima volta in un parcheggio nella sua città natale, Los Angeles. Questa storia è legata a doppia mandata con quella del brand bandiera di OTK Kart Group: Tony Kart. Per quale motivo? L’invenzione di Ingels riscuote subito un enorme successo, tanto da fare il giro del mondo in men che non si dica. Ed è così che  solo due anni dopo - nel 1958 - in un garage di Prevalle, un paesino dell’Italia settentrionale, arriva una rivista che pubblicizza questi go-kart. Fortuna vuole che quel giornale venga sfogliato da un tale Antonio Bosio, che ha i piedi ben saldi in quell’officina di Prevalle, ma ha la testa sempre in moto, piena di idee. Tony - questo il nome con cui è noto in paese - non se lo fa dire due volte: prende un motore, salda un telaio e, in men che non si dica, crea il primo kart marchiato Tony Kart. La Tony Kart prosegue come piccola casa costruttrice - a stampo artigianale - di mezzi da corsa, per poi essere acquistata - nel 1984 - da Roberto Robazzi che renderà questo brand uno dei più famosi e vincenti al mondo (per approfondire, consulta la storia della Tony Kart sul suo sito ufficiale) e che darà vita alla OTK Kart Group, leader mondiale nella costruzione di racing kart (attraverso diversi brand, tra i quali proprio Tony Kart), oltre che produttore dei rental kart Viper Kart.

Perché si chiama go-kart?

Visto il successo riscosso sin dai primi metri percorsi dai go-kart, Ingels e i suoi amici ci mettono poco a comprendere le potenzialità commerciali di quell’invenzione, così semplice, ma allo stesso tempo così attraente per il pubblico. C’è un problema, però: come pubblicizzare un prodotto che ancora un nome non ce l’ha? A mettere tutti d’accordo è Duffy Livingston, il proprietario di un negozio di marmitte di Los Angeles, che comincia a produrre e vendere quei mezzi proprio con il nome “go-kart”. Un nome semplice, veloce da pronunciare, che rispecchia al 100% le potenzialità di quell’invenzione. Così, mentre Ingels è l'inventore materiale del go-kart, Livingston è, di fatto, colui che lo lancia definitivamente sul mercato.

Quando e come è iniziato il rental kart? 

Il go-kart, quindi, è di fatto un prodotto commerciale destinato a un pubblico di appassionati che vogliono coniugare velocità, semplicità d’utilizzo e, soprattutto, spese contenute, rispetto a quelle ben più esose delle altre categorie del motorsport. Proprio per questo motivo non passa molto tempo prima che a qualcuno venga l’idea di comprare intere flotte di kart, per affittarle in sessioni di giri liberi su piste preesistenti o opportunamente costruite e consentire a questi mezzi di sfrecciare tra le loro curve. Per cui, la nascita dei rental kart è praticamente contemporanea a quella del panorama dei kart racing. Discorso diverso, invece, per quello che concerne la nascita del karting indoor. La prima pista di kart indoor è stata creata negli Anni ‘80, in un vecchio deposito degli autobus nel quartiere londinese di Clapham Town e, tra i suoi fondatori, vi è una delle personalità più importanti nella storia del karting: Martin Hines. 

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